Carbon footprint
Anche quest’anno abbiamo calcolato la Carbon Footprint della Fiera!
La Carbon Footprint di un Evento rappresenta l’impronta di carbonio complessiva generata da tutte le azioni di progettazione, allestimento, realizzazione e disallestimento dell’evento stesso.
La Fiera è da sempre organizzata con una particolare attenzione all’impatto ambientale e secondo scelte che la portino ad essere il più possibile sostenibile.
Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Ecofficine, una delle realtà che da anni organizza la manifestazione, e Rete Clima abbiamo effettuato il calcolo della Carbon footprint della Fiera 2023 e grazie al vostro aiuto quantificheremo l’impronta 2024 per continuare a migliorarci e per ridurre l’impatto della manifestazione.
Grazie al calcolo dell’impronta della Fiera abbiamo potuto compensare le emissioni della scorsa edizione e vogliamo compensare anche le emissioni 2024!
Carbon offset
Abbiamo compensato l’impatto della scorsa edizione e siamo pronti per compensare anche le emissioni della Fiera 2024!
Il calcolo della carbon footprint della fiera ha permesso di compensare circa 42 tCO2eq di emissioni antropogeniche di gas serra
Certificazione ISO 20121
Anche quest’anno la Fiera sarà organizzata seguendo gli standard della certificazione ISO 20121
La Fiera “L’isola che c’è” è promossa e organizzata dall’ Associazione L’isola che c’è – Rete Comasca di Economia Solidale, dal Centro di Servizio per il Volontariato dell’Insubria e dalla Cooperativa Sociale Ecofficine.
La Cooperativa Sociale Ecofficine è un organizzatore di eventi con sistema di gestione sostenibile certificato ISO 20121
Scopri di più sulla certificazione:
Buone pratiche
La Segreteria organizzativa è attenta a non sprecare risorse, a gestire in modo corretto la raccolta dei rifiuti e all’acquisto dei prodotti in uso, scegliendo dove possibile materiali ecologici.
I fornitori della Fiera sono in prevalenza a km zero e, laddove necessari prodotti non presenti nel comasco, sono preferiti prodotti e produttori con certificazioni o comunque con particolare attenzione all’ambiente e al sociale.
Nella comunicazione dell’evento indirizziamo i diversi stakeholder verso comportamenti sostenibili, per esempio agli espositori è vietato l’uso di monouso in plastica, mentre i visitatori sono invitati a raggiungere l’evento con il trasporto pubblico.
Sarà organizzato un servizio di navette gratuite (fornite da associazioni o cooperative locali) di collegamento tra il Parco e i parcheggi segnalati e (a chiamata) di collegamento con la stazione ferroviaria più vicina.
Le cartoline promozionali sono stampate su carta riciclata e diversi materiali sono realizzati presso una cooperativa sociale.
A tutti i volontari sarà regalata una t-shirt in cotone biologico stampata con il logo della manifestazione da una cooperativa sociale.
Presso i punti di ristorazione della Fiera saranno usati ingredienti di filiera corta e/o biologica e/o del commercio equosolidale. A menù sarà possibile scegliere anche proposte vegetariane o vegane. Da bere sarà disponibile acqua del rubinetto in caraffa o in bottiglia di vetro da fonte locale. Come stoviglie saranno impiegati prodotti non monouso in ceramica, vetro e metallo o in materiali compostabili.
L’organizzazione è attenta a contenere e regolare la produzione dei rifiuti e saranno attivate pratiche per favorire la prevenzione, il riutilizzo e (qualora non fosse possibile il recupero) uno smaltimento in linea con i criteri della raccolta differenziata vigente grazie alla presenza di 4 isole ecologiche.
L’incasso dei biglietti della Fiera servirà a coprire i costi organizzativi e il 10% sarà donato al Fondo di Solidarietà creato dal Comune e dalle Parrocchie di Villa Guardia.
Nell’organizzazione della manifestazione sono coinvolte numerose realtà del terzo settore locali, molte riceveranno riconoscimenti economici per la loro collaborazione, in base agli utili guadagnati.